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Sviluppo e finanza sostenibile: di cosa si tratta?

Lo sviluppo e la finanza sostenibile richiedono una presa di consapevolezza da parte di tutti noi dei rischi connessi al cambiamento climatico di cui vi ho parlato nel precedente approfondimento. Sia la letteratura che le autorità finanziarie li riconducono a due differenti categorie:

– i rischi fisici (physical risks) > tutti i possibili impatti materiali che possono causare perdite di capitale umano, fisico, etc e che possono generare una vulnerabilità finanziaria;
– i rischi da transizione (transition risks) > tutti i rischi che scaturiscono dal fatto di non riuscire a essere conformi con l’evoluzione di norme e regolamenti, con stravolgimenti tecnologici, con campagne di sensibilizzazione volte a modificare il nostro comportamento di consumatori per fronteggiare il cambiamento climatico.  Il ritardo o l’incapacità di conformarsi comportano un prezzo da pagare – danni di reputazione, la svalutazione di beni non recuperabili, l’interruzione di modelli di business – perché non lasciano indifferenti gli investitori istituzionali che hanno investito in particolari imprese / settori per conto terzi.

Prima però di parlare di finanza sostenibile è importante che chiariamo un ultimo concetto, quello di sviluppo sostenibile (sustainable development) che ho inserito nel titolo di questo articolo e la precede: a livello istituzionale, questa nozione è stata introdotta verso la fine degli anni Ottanta con il significato di “soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.

Che cosa significa? Che lo sviluppo sostenibile necessita di solidarietà tra generazioni e che il capitale umano e naturale sono insostituibili!

Viene da sé che la finanza sostenibile sia l’insieme di tutte le strategie di investimento, di allocazione di risorse, di servizi finanziari e operazioni bancari etc. che consentono progressi reali e tangibili nella direzione dello sviluppo sostenibile. E le sue fondamenta sono:

– la visione > gli approcci adottati portano alla base delle decisioni prese una visione di lungo termine;
– il cambiamento> gli approcci adottati accettano il cambiamento nei parametri di valutazione perché non considerano non solo i ritorni economici ma anche la creazione di benefici per l’ambiente e la società.

L’equazione è semplice: il sistema finanziario è l’infrastruttura identificata dalla finanza sostenibile per supportarne lo sviluppo e – noi consulenti – siamo la figura preposta per indirizzarvi verso gli investimenti sostenibili ESG, quegli approcci o strategie che considerano gli aspetti di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e riguardanti il governo di impresa (Governance)!

Dopo un’attenta pianificazione finanziaria del portafoglio del cliente, noi consulenti dobbiamo suggerirvi la tipologia di investimento più adatta: sono diversi i modi e le soluzioni che possiamo adottare per dare spazio a considerazioni ambientali, sociali e di governo di impresa.

Claudio Cavallo