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Il Passaggio Generazionale

Il passaggio generazionale è un tema molto vasto e dalle molteplici implicazioni: me ne sono occupato più volte nei miei salotti finanziari dando spesso il via a operazioni che si sono rivelate particolarmente efficaci e chiarificatrici negli aspetti relazionali. Ma procediamo con ordine.  

Dal punto di vista della società è indubitabile che, dal secondo dopoguerra, abbiamo goduto di un periodo di crescita e di prosperità senza eguali: grazie al lavoro e alle capacità individuali di molti e – non dimentichiamolo – alla grande propensione al risparmio degli Italiani, si sono accumulati patrimoni e riserve cospicui. 

Tanto siamo stati bravi nel creare ricchezza e nel gestirla quanto però ci siamo ‘inceppati’ nel momento del suo trasferimento alla generazione successiva: sono pochissimi i casi di attenta pianificazione successoria, probabilmente perché molto spesso si preferisce rinviare l’argomento. Sarà scaramanzia? Magari si, comprendo che questo tema non sia fra i più attraenti ma qualche considerazione in merito sarebbe opportuno farla.

Il codice civile: partiamo dalle basi

Il nostro codice civile dispone in modo da prendere in considerazione la famiglia tradizionale, ovvero coniugi con figli nati all’interno del matrimonio. E poi, via via, individuando una serie di soggetti titolati a succedere se ci si allontana dalla situazione di base sopra descritta. 

Basta questo per capire quanto sia variegata e articolata invece la realtà: pensiamo alle coppie di fatto, alle convivenze, ai secondi matrimoni oppure al numero di single che compongono la nostra società. 

Inoltre, si prevede obbligatoriamente che quote importanti del patrimonio siano destinate ai soggetti famigliari, ovvero al coniuge e ai figli. 

Senza entrare troppo nel dettaglio di ciascuna situazione, mi preme solo sottolineare lopportunità di dotarsi di un quadro completo della propria realtà congiuntamente a una strategia ben individuata e flessibile perché, con buona probabilità, potremmo trovarci a modificarla nel tempo per fatti sopravvenuti ma pur sempre entro una visione generale del tema. 

Per esempio, alcune cose sono modificabili tramite un testamento nonostanteancora oggi, siano poche le persone che si premurano di redigerlo.
Si può ragionare usando donazioni preventive oppure adoperando le polizze con il beneficiario caso morte, per citare alcune possibilità forniteci dalla strumentazione a nostra disposizione. 

Ma cosa conta realmente? 

La nostra volontà. La volontà di occuparsi dell’argomento e di avere una visione è ciò che ci consente indubbiamente di prevenire la frammentazione dei patrimoni, di ottenere lottimizzazione del carico fiscale successorio e, non ultimo evitare futuri contenziosiLo sapevate che quello Italiano è il più alto di Europa?

Desidero ricordarvi, a tale ultimo proposito, che il nostro Paese attualmente gode di un trattamento fiscale molto favorevole, quantomeno per i familiari. Talmente favorevole da non avere paragoni con altri paesi Europei. Anche se, visti i tempi difficili che stiamo attraversando, non si può escludere un futuro inasprimento. 

> Il passaggio generazionale in azienda 

Il passaggio generazionale in azienda merita un discorso ancora a parte chho deciso di trattare anche con un breve intervento video. Ma, tanto per anticipare l’argomento, desidero aggiungervi qualche riflessione.  

Il nostro tessuto imprenditoriale è composto principalmente da una moltitudine di aziende mediopiccole a conduzione famigliare che sono la vera forza del nostro sistema produttivo grazie alla tenacia di chi le ha create e alla grande flessibilità e creatività che contraddistinguono il loro stile di gestione. Insomma, un vero e proprio patrimonio per il sistema Paese dagli importanti risvolti sia economici che sociali. 

Anche in questo caso esiste una specifica strumentazione tecnica che va naturalmente studiata e costruita con l’ausilio di bravi professionisti. Quindi mi limito a una semplice sottolineatura di carattere sociologico, se non addirittura emotivo: nella realtà si riscontra sovente la presenza di un fondatore o di una figura che comunque guida la compagine adoperando tutte le leve strategiche e operative.
Questo fatto assicura di per sé equilibrio e stabilità e non può che considerarsi positivo: modificare un simile andamento diventa estremamente delicato con il rischio di compromettere la continuità dell’attività. 

Pertanto, prima ancora che sull’individuazione degli strumenti, sarebbe bene procedere con una profonda riflessione di insieme che conduca alla creazione di un percorso da sviluppare nel tempo per le fasi successive, magari con l’ausilio di figure esterne alla realtà aziendale, portatrici di punti di vista meno emotivi e, pertanto, preziosi.

> Conclusioni

Il passaggio generazionale in tutte le sue sfaccettature è un tema piuttosto corposo e denso di possibili implicazioni, il mio obiettivo è quello di sensibilizzare ancora una volta l’argomento ricordandovi che le prossime generazioni baseranno il loro benessere e il loro percorso di vita anche sulle risorse che giungeranno da quella attuale che ha beneficiato di un periodo di crescita che purtroppo immagino, e spero di sbagliarmi, non sarà più ripetibile.

Claudio Cavallo