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Tempo e Mercati

Lo scorrere del tempo , anche nel mondo degli investimenti, riveste un’ importanza cruciale che andremo ora ad approfondire riguardo ad uno dei suoi aspetti più significativi.

 

Ciò che generalmente molti investitori fanno è cercare di anticipare le impennate dei mercati per poter trarre il massimo beneficio dalla tendenza al rialzo. Specularmente tentano poi di uscire dall’investimento “ al momento giusto” per anticipare l’inizio della fase ribassista , generando così il massimo di redditività dal capitale investito. Spesso la manovra viene replicata con un andamento che ricorda il tentativo di cavalcare le onde quando il mare è agitato. I risultati quasi mai si rivelano soddisfacenti.

Ciò che manda frustrate tutte le aspettative alimentando nell’investitore forti perplessità è poi il fatto che nemmeno consulenti e/o esperti della materia riescano nonostante le loro conoscenze a fare meglio nell’intento. Purtroppo per loro neanche questi professionisti possiedono poteri divinatori o di preveggenza.

L’impresa nella realtà risulta tutt’altro che semplice e proverò ora ad illustrarne le ragioni.

Per approfondire mi aiuterò con un paio di grafici molto semplici ed intuitivi. Eccoli:

 

 

Gli stessi riproducono le performance degli indici europeo e statunitense nell’arco di 10 anni.

In entrambi i casi si può notare che le performance sono state piuttosto interessanti, nel decennio considerato. ( primo istogramma a sinistra).

Guardando gli altri istogrammi che compaiono poi alla destra del primo ci rendiamo conto di come la performance stessa si vada via via riducendo se si sottraggono alla stessa rispettivamente i migliori 5-10- 20- 30 giorni di contrattazione del periodo. Si termina addirittura in territorio tragicamente negativo.

A questo punto dobbiamo aggiungere che essendoci in 10 anni circa 2500 giornate di contrattazione risulta facile concludere chiedendosi quale investitore e quale consulente / esperto, sarebbe in grado di individuare con esattezza le 5 0 10 e via così , giornate migliori?

Tutto ciò per terminare con una conclusione che ha del banale: conta il tempo che si trascorre” NEL” mercato e non i momenti “ DI” mercato o perlomeno quelli che riteniamo essere perfetti.

Claudio Cavallo