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Patrimoniale e inasprimenti fiscali oggi: considerazioni su questa eventualità. II PARTE

A questo punto non rimane che introdurre qualche semplice considerazione – senza alcuna pretesa di anticipare scenari futuri – restando semplicemente aderente ai trend individuati precedentemente. 

Innanzitutto, i patrimoni immobiliari potrebbero essere ridotti a favore di una maggiore componente finanziaria: ci sono addirittura raccomandazioni di organismi internazionali nella direzione della loro tassazione. Difficile inoltre immaginare quanto potrebbe risultare efficace il loro conferimento in società, fondazioni, trust ecc. 

Per quanto concerne le successioni, in riferimento a un loro eventuale inasprimento di tassazionesarebbe auspicabile individuare una strategia preventiva per ottimizzare la fiscalità magari anticipando qualche trasferimento di beni tramite donazioni oppure attivando i patti di famiglia per trasferire aziende in esenzione fiscale.  

Per quanto concerne la parte di liquidità si potrebbero invece attivare – almeno in parte – contratti di assicurazione sulla vita o di risparmio gestito con sottostante esente. 

Mi riferisco al fatto che esistono interessi meritevoli di tutela o a forte componente collettiva che beneficiano, e potrebbero continuare a beneficiarne, di particolari esenzioni: per esempio, tutta la parte previdenziale negli svariati strumenti in cui si esplica (polizze, piani individuali, fondi pensione). 

In estrema sintesi, e volendo tentare una semplificazione, direi che potrebbe essere proficuo immaginare un alleggerimento della componente immobiliare nonché una riduzione della liquidità ferma sui conti correnti (rischio prelievo forzoso). 

Potrebbe invece migliorare la posizione fiscale una buona diversificazione fra strumenti di risparmio gestito accompagnata a un incremento della componente previdenziale/assicurativa. 

Ribadisco, in conclusione, che non posso sapere se e quando potrebbe presentarsi uno scenario del genere, tante sono le variabili e le incognite che dovremo affrontare nei prossimi mesi, ma è indubbio che la situazione debitoria del nostro Paese richiederà prima poi qualche intervento mirato a riequilibrare i conti. 

Non ho certo la pretesa di aver trattato con questi pochi spunti l’intero argomento approfonditamente, mi accontento avervi fornito qualche informazione aggiuntiva che mi auguro possa tornarvi utile a indurre qualche riflessione sul tema. 

Claudio Cavallo